Biofotoni e Agopuntura

Tutti noi ormai conosciamo l’agopuntura, un’antica pratica medica cinese, preventiva e terapeutica, la cui origine risale a 4.000 anni fa.

Secondo la Medicina Cinese, l’inserimento di aghi sulla superficie cutanea di un individuo determina una variazione energetica del nostro corpo fino al raggiungimento di uno stato di equilibrio.

Nel tempo sono stati fatti alcuni tentativi sperimentali per dimostrare la presenza di energia all’interno del nostro corpo. Sono stati utilizzati traccianti radioattivi in agopunti (punti specifici della cute in cui si inseriscono gli aghi) o in punti casuali della cute, giungendo alla conclusione che la diffusione del tracciante radioattivo partirebbe solo dagli agopunti.

A Bologna un gruppo di ricercatori ha fatto ulteriori passi avanti e, nel 2020, ha pubblicato un lavoro sicuramente significativo per comprendere l’agopuntura: “A case study of photon detection after acupuncture stimulation”, Pagliaro 1 , Lauro 2, Roversi 3 and Gullà 4. 1 Director of the Unit of Hospital Psychology, Oncologic Department, Bellaria Hospital, AUSL Bologna, Italy_ 2 Medical Doctor expert in Acupuncture, Medical Director of the Private Medical Clinic DLABMED, Bologna, Italy _3 Psychology Trainee, Bellaria Hospital, AUSL Bologna, Italy _4 Forensic Expert and Researcher at the Technologic Center and New Technologies Incubator ELDORLAB – CNR of Bologna, Italy

Tale studio pilota, condotto su un singolo volontario sano, ha avuto lo scopo di indagare se le emissioni di fotoni da parte dell’organismo umano (biofotoni) possano variare in seguito all’inserimento di aghi su punti specifici del corpo (agopunti).

In particolare, l’obiettivo principale di questo studio è stato quello di verificare se la stimolazione di alcuni punti specifici potesse provocare una variazione nell’emissione di fotoni (bioluminescenza) dal corpo del soggetto, entro un lasso di tempo di 30 minuti, nella banda spettrale UV-VIS-IR, come documentabile dal “dispositivo MIRA” (dispositivo di imaging iperspettrale – HSI), utilizzato per la rilevazione dell’emissione dei biofotoni, attraverso lo studio dell’intensità dei fotoni emessa da un individuo.

I punti di infissione degli aghi negli agopunti sono stati misurati prima dell’infissione degli aghi (baseline) e poi ogni 5 minuti fino all’effettuazione di una misurazione del biocampo eseguita al minuto 30, dopo aver rimosso gli aghi (Figura 1).

Una volta che il soggetto si è posizionato supino, l’agopuntore ha inserito 4 aghi nei seguenti punti terapeutici (Figura 2): Hegu LI4 destro e sinistro (meridiano dell’intestino crasso, punto 4), Taichong LR3 destro e sinistro (meridiano del Fegato, punto 3).

La scelta di questi agopunti ha avuto lo scopo di mobilizzare quanta più energia possibile; in Medicina Cinese la combinazione di questi punti è chiamata “i Quattro Cancelli”.

Dal minuto 15, è stata rilevata una linea rossa più intensa in corrispondenza della zona anteriore della gamba destra del volontario (freccia sinistra, nella Figura 3) (vd. anche Figura 4), dovuta ad un aumento di biofotoni in seguito alla stimolazione con l’ago.

Nello stesso arco temporale è stata individuata un’altra variazione energetica intorno al volontario sano. In quel momento, l’agopuntore e il volontario sano avevano iniziato a meditare, con una tecnica di visualizzazione da parte dell’agopuntore, con intenzione di trasmissione energetica verso il volontario. Si è quindi evidenziata una colorazione che proveniva dall’angolo in alto a destra della stanza della sperimentazione (dove era seduto l’agopuntore; freccia destra in Figura 3).

 

Discussione e Conclusioni

Lo studio dell’emissione di fotoni di organismi biologici (biofotoni) consiste nel rilevare lunghezze d’onda della luce non visibili all’occhio umano, emesse da esseri viventi, siano essi piante o animali.

A seguito dell’infissione di aghi, in questo studio lo strumento di rilevazione di biofotoni “MIRA” ha mostrato un chiaro cambiamento incrementale nel flusso di fotoni all’interno dell’area inquadrata del corpo del soggetto, vale a dire il piede destro e, inoltre, anche a livello del piede sinistro.

Le attivazioni di flusso di biofotoni a livello del corpo umano corrispondono a ciò che in Medicina Cinese si è sempre individuato come meridiani, ipotetici canali dove scorrerebbe l’energia, mostrando così per la prima volta la correlazione tra agopuntura ed incremento del flusso energetico all’interno del nostro organismo.

Inoltre è stata documentata la tecnica di visualizzazione (già rilevata con altri studi) energetica, dal punto di vista dell’emissione dei biofotoni indirizzati da un organismo all’altro.